Basilica di San Francesco
In piazza San Francesco, si scorge l’enorme mole dell’omonima Basilica, una tra le più importanti chiese di Siena. Eretta per volere dei francescani nel Duecento, essa subì numerose trasformazioni come quella legata ad un incendio del 1655 che portò dei restauri con aggiunte barocche poco amalgamate.
A fine Ottocento, in clima purista e rigorista, Giuseppe Partini smontò gli altari barocchi e tolse le opere pittoriche cercando di riportare, come scrisse Enzo Carli, “l’interno ad una presunta unità stilistica”.
L’incauto restauro è tuttora ben riconoscibile e il gigantesco interno, a unica navata, si presenta piuttosto vuoto, scabro e freddo. In controfacciata due poco visibili e malmessi affreschi staccati da Porta Pispini e Porta Romana: uno è opera del Sassetta (conclusa da Sano di Pietro) e l’altro è del Sodoma.
A sinistra la prima tavola che si incontra raffigura San Pio e fu dipinta da Ezio Pollai nel 1996; essa è importante perché incastonata nell’antico portale quattrocentesco di Francesco di Giorgio Martini che fu smontato improvvidamente durante i restauri di fine Ottocento. La quarta opera sempre sulla parete sinistra è un notevole Martirio di Santa Caterina di uno dei più importanti esponenti del Barocco italiano: Pietro da Cortona.
Il transetto della chiesa presenta ben otto cappelle. Partendo da sinistra, la seconda cappella presenta due affreschi di Ambrogio Lorenzetti del 1335-1340. Nella quarta, invece, troviamo un altro affresco dipinto dal fratello di Ambrogio, Pietro, raffigurante una Crocifissione databile intorno al 1336-1337.
La Basilica è celebre perché al suo interno si conservano le Sacre Particole, ostie rimaste miracolosamente incorrotte dal 14 settembre del 1730, giorno in cui furono trafugate: vennero rinvenute il 17 agosto dello stesso anno nella chiesa di Santa Maria in Provenzano.
La suggestiva cripta della Basilica è stata adibita attualmente a Biblioteca della facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Siena.
- La Basilica di San Francesco, ubicata nell’omonima Piazza, è facilmente raggiungibile percorrendo via dei Rossi, una delle traverse di via Banchi di Sopra, a pochi passi da Piazza Tolomei e Piazza Salimbeni, e servendosi della scala mobile posta sul retro della Basilica.