Complesso Museale Santa Maria della Scala

Santa Maria della Scala

Santa Maria della Scala

Collocato sull’antica Via Francigena, il Santa Maria della Scala, situato di fronte al Duomo, è un antico ospedale oggi mutato in un immenso complesso museale. Sono incerte le origini dell’edificio anche se il primo documento noto risale al 29 marzo del 1090 ma, trattandosi di un atto di donazione, la sua fondazione dovrebbe essere ancora più antica. L’ospedale ha mantenuto la sua funzione originaria fino al 1995, quando si decise di recuperare i locali trasformando la gigantesca struttura, dalle dimensioni più urbanistiche che architettoniche, in un moderno polo museale contenitore di eventi.

L’ingresso nei locali avviene dalla Cappella delle Donne, sede della biglietteria  e del bookshop, decorata da affreschi di primo Quattrocento.

Tra gli ambienti che si incontrano, a seguire, ricordiamo la chiesa della Santissima Annunziata inglobata anch’essa nel percorso museale. Notevole al suo interno è l’altare maggiore decorato da un Cristo risorto in bronzo del 1476 scolpito da Lorenzo Vecchietta e la Piscina Probatica, gigantesco affresco srotolato sull’abside della chiesa, dipinto da Sebastiano Conca nel 1731-1732.

Proseguendo si arriva alla Cappella del Manto, di origini trecentesche, che ospita pitture di Cristoforo di Bindoccio e Meo di Pero. Una delle lunette ivi conservata, affrescata dal giovane Domenico Beccafumi, è opera più tarda (1512) raffigurante uno splendido Incontro alla Porta Aurea.

La sala più importante e preziosa di tutto il complesso è indubbiamente la Sala del Pellegrinaio, detta così perché antico ricovero dei pellegrini. L’interesse di questa sala trecentesca si deve a un vasto ciclo di affreschi quattrocenteschi commissionati da Giovanni Buzzichelli, rettore dell’Ospedale fino alla morte (1444). Le pitture murarie, realizzate tra il 1441 e il 1444, si devono alla mano di tre artisti senesi come Domenico Vecchietta, Domenico di Bartolo e Priamo della Quercia. L’ultima campata verso il finestrone fu aggiunta tra il 1575-1577 dai mediocri fiorentini Pietro d’Achille Crogi e Giovanni Navesi.

Al piano inferiore sono presenti alcuni locali anch’essi di notevole pregio: la Corticella, l’Oratorio di Santa Caterina della Notte, il Tesoro del Santa Maria della Scala e soprattutto l’Antico Fienile. Quest’ultimo è importante perché ospita i pezzi originali della Fonte Gaia, capolavoro della scultura del Quattrocento destinata alla Piazza del Campo, realizzata fra il 1409 e il 1419 da Jacopo della Quercia.

Dalla Corticella si scende ai cosiddetti “labirinti” che dal 1993 ospitano il Museo Archeologico Nazionale, costituito per volere del noto archeologo, Ranuccio Bianchi Bandinelli, con reperti provenienti da scavi effettuati nella provincia senese.