Oratorio dell’Arciconfraternita di Siena

Lungo la via del Porrione si trova l’Oratorio dell’Arciconfraternita di Siena che riunisce dal 1836-1838 gli antichi oratori di Sant’Antonio Abate e di Santa Maria della Scala.

Nel piccolo atrio d’ingresso vi sono due sculture lignee policrome di fine Cinquecento attribuite a Domenico Cafaggi. Lungo le pareti laterali si osservano sette lunette su tela dedicate alla vita di Sant’Antonio Abate: sono opere di alcuni tra i più importanti pittori senesi vissuti tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento come Alessandro Casolani, Rutilio Manetti, Sebastiano Folli, Francesco Vanni e Pietro Sorri.

La pala posta sull’altare, raffigurante una Madonna col Bambino, Sant’Antonio Abate e San Paolo, è opera di primo Cinquecento attribuita a Girolamo del Pacchia. In alto si trovano altre due lunette seicentesche realizzate da Francesco Mezzetti (Arrivo dopo la fuga in Egitto) e Deifebo Burbarini (Annunciazione).

Il 17 gennaio di ogni anno vengono benedetti nella chiesa i mangimi e gli animali di cui Sant’Antonio Abate è protettore.