Palazzo del Rettorato
Il Palazzo del Rettorato dell’Università di Siena (ex convento di San Vigilio), situato in via Banchi di Sotto, rappresenta il cuore del glorioso e secolare ateneo senese. Esso divenne ufficialmente sede dell’università a partire dal 1815 quando, conclusasi l’era napoleonica e ristabilito Ferdinando III d’Asburgo Lorena sul trono del Granducato di Toscana, l’ateneo riprese la sua regolare attività accademica.
A quelle date l’edificio, già sede di vari ordini religiosi, necessitava di importanti lavori di ristrutturazione e il senese Agostino Fantastici, principale architetto locale del tempo, ne fu il primo protagonista. Fu affidato proprio al Fantastici l’incarico di costruire la cosiddetta Aula Magna Storica situata al primo piano del palazzo.
Altre modifiche all’edificio si devono a fine Ottocento a Giuseppe Partini, già autore di restauri nel Duomo, nella basilica di San Francesco e in Piazza del Campo, il quale era divenuto punto di riferimento per chiunque volesse intervenire su edifici storici senesi.
Le ultime significative trasformazioni del palazzo risalgono all’epoca fascista quando, su incarico del rettore Gianni Petragnani, l’ingegnere Guido Bonci Casuccini progettò delle modifiche agli ambienti già esistenti e la costruzione di una nuova aula magna. Per la parte artistica il Bonci Casuccini si rivolse all’estro dell’eclettico Arturo Viligiardi, già allievo di Giovanni Duprè, protagonista del mondo artistico senese di primo Novecento.
Tra la altre cose nel cortile pseudo rinascimentale partiniano si trovano opere scultoree di Goro di Gregorio, Pietro Tenerani e Giuseppe Romolo Molteni. Il monumento posto al centro del cortile, visibile già da via Banchi di Sotto, è opera del 1893 dedicata ai caduti di Curtatone e Montanara scolpita da Raffaello Romanelli.