Il Cavallo e la Passione: ATR Ranch Scuola di equitazione
È una calda mattina d’estate quando vado a visitare ATR Ranch, immerso in una vallata e circondato dalle dolci colline del chianti, tra Quercegrossa e le Badesse.
Rebecca Viviani e Claudia Perozzi, seguite da alcune splendide e simpatiche bambine, mi accompagnano alla scoperta di questo mondo, dove il cavallo non è un semplice animale ma un compagno di vita, di avventure, di crescita.
Rebecca e Claudia, raccontatemi come nasce in voi la passione per il “cavallo” e le vostre esperienze passate
Claudia: E’ nato tutto per caso…lavoravo già in un altro centro come istruttore pony, accompagnatore trekking e viaggi. Ho fatto tanta gavetta ed esperienza.
Nel 2012 abbiamo deciso di buttarci in questa avventura ed aprire un centro tutto nostro: nel settembre di quell’anno abbiamo fondato la scuola con due bambini ed un pony. Portavo un bambino alla volta in giro per la campagna…ed alla fine dell’inverno ci siamo accorte che avevano già imparato tutto! Ho capito così che questa formula poteva funzionare.
Col tempo, grazie anche al passaparola, siamo cresciuti sempre di più, creando un campo in sabbia drenato. Quest’anno abbiamo tesserato cinquanta ragazzi, con venti cavalli di cui otto a pensione.
Parlatemi un po’ della scuola: come è organizzata, i corsi, i cavalli presenti…
Claudia: i cavalli della scuola sono preparati direttamente da noi, ci lavoriamo sempre a stretto contatto. Ai soggetti a pensione che il proprietario ci porta, diamo da mangiare tre volte al giorno, li guardiamo, controlliamo…come in un hotel. Questi soggetti non vengono però usati per la suola.
Tra i nostri soggetti, di tutte le età, ci sono alcuni esemplari con cui abbiamo un rapporto speciale, come Blasone, un cavallo di venti anni. Lo abbiamo comprato quando aveva solo due anni, era magrolino e stento. Siamo andati con lui dal Papa a Roma, da Grosseto a Rimini attraverso l’Appennino, sul Monte Amiata, a Follonica e ritorno…insomma, è un soggetto rodato.

Otello
Pensa per te, altra cavalla mezza sangue, doveva correre il Palio: iscritta regolarmente all’albo e domata da un argentino, il suo padrone perse purtroppo il lavoro e la dovette vendere. Otello invece, di cinque anni e razza americana, colpisce per i suoi occhi azzurri.
Rebecca: per quanto riguarda i corsi della scuola, siamo aperti tutti i giorni. D’inverno, il pomeriggio ed il sabato mattina si susseguono le attività con i bambini: puliscono il cavallo, lo sellano, lo montano…fanno inoltre tutti insieme colazione ed altre attività didattiche connesse al cavallo. La domenica è dedicata alle passeggiate, al trekking e portiamo in giro i clienti. Insomma, dal lunedì alla domenica…24 ore su 24.
D’estate, il pomeriggio ci sono le lezioni con gli allievi, la mattina i bambini rimangono con noi dalle 8 e 30 alle 12 e 30 e stanno insieme ai cavalli. A fine estate organizziamo un campo solare di tre giorni, con bambini dai 4 ai 12 /13 anni, dalla mattina alla sera: dormono qui, montano a cavallo e preparano uno spettacolo che varia ogni anno.
I progetti futuri?
Claudia: da quest’inverno stiamo cercando di battere la strada della Gimkana, indirizzandoci su cavalli specifici Paint, Quarter, come Lulù e Sunny. Andiamo a gareggiare in tutta la Toscana, così che i nostri ragazzi si possano confrontare con gli altri, tutto per divertimento, senza troppa pressione, una competizione sana. Le gare disputate sino ad oggi sono andate molto bene, a Prato, Firenze, Gambassi, ed i risultati sono stati ottimi.
Io vengo da una realtà di salto ad ostacoli, molto dura, impegnativa e dispendiosa. La nostra formula, invece, ci permette di farci seguire anche dalle famiglie dei bambini con costi sostenibili.
Il nostro scopo era di preparare i cavalli ed i ragazzi fino ai 14 anni per poi portarli fuori in passeggiata. Ci siamo accorti però, con il passare del tempo, che si presentavano da noi anche bambini più piccoli, dai 6 anni, ed abbiamo perciò pensato a questa disciplina per dar loro uno scopo.
Che rapporto si instaura tra il bambino ed il cavallo?
Rebecca: i bambini hanno passione per il cavallo, la stessa che abbiamo noi e che cerchiamo di trasmettere loro. Il cavallo è a 360 gradi, lo montano, lo puliscono, lo lavano, gli danno da mangiare…fanno gruppo tra di loro, diventano amici. Organizziamo spesso cene, dentro la club house, ritrovi, momenti di aggregazione per i bambini ma non solo, anche per i loro genitori.
I nostri cavalli, quasi sempre, stanno qui fino alla morte. Astra, una cavalla che ha insegnato a tutti noi e con cui abbiamo avviato la scuola, ci ha lasciato due anni fa a 33 anni.
Dei bambini mi piace soprattutto il loro stare attenti alla salute del cavallo, sono affezionati ai soggetti che montano, crescono insieme a loro…questa è per noi la vera vittoria.
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