Simone Martini

San Francesco Assisi

Cappella di San Martino-Assisi

Simone Martini, uno dei più importanti pittori del Trecento, nasce a Siena intorno al 1284. Della sua formazione artistica si sa davvero poco anche se deve essersi formato con Duccio di Buoninsegna. Le primissime opere a lui attribuite – come una Madonna col Bambino esposta presso la Pinacoteca Nazionale di Siena – risentono di questi evidenti influssi di marca duccesca.

La figura di Simone Martini pittore quasi si identifica col grande dipinto murario raffigurante la Maestà, dipinto su una delle pareti di fondo della sala del Mappamondo, nel Palazzo Pubblico di Siena. L’opera, iniziata nel 1312 e conclusa nel 1315, evidenzia un valore più politico che religioso come testimoniano le scritte latine che ancora oggi compaiono sulla parete. L’affresco raffigura al centro la Madonna in trono col Bambino mentre ai lati, in posizione inginocchiata, troviamo i quattro santi protettori di Siena con angeli e santi. Nel 1321 la Maestà è ritoccata dallo stesso Simone per modificare l’iscrizione posta al di sotto del trono della Vergine e altre porzioni di dipinto murario. Una “racconciatura” fatta non per motivi conservativi ma per correggere il messaggio civico dell’opera.

Durante gli anni in cui lavorava alla Maestà, Simone fu convocato presso il prestigioso cantiere della Basilica di San Francesco ad Assisi, edificio all’interno del quale affrescò la cappella di San Martino con storie dedicate al santo vescovo di Tours. In questa occasione ebbe la possibilità di misurarsi con le maestranze giottesche attive in quegli anni presso la basilica assisiate.

Annunciazione Simone Martini

Annunciazione-Uffizi

Nel 1317 fu chiamato a Napoli da Roberto d’Angiò per realizzare una tavola celebrativa raffigurante San Ludovico da Tolosa che incorona il fratello Roberto, oggi conservata al Museo di Capodimonte a Napoli.

Negli anni successivi Simone risiedette in pianta stabile a Siena divenendo il “pittore civico” per eccellenza. Questa sua attività culminò col celebre Guidoriccio da Fogliano, realizzato nel 1330 e situato lungo la parete opposta a quella della Maestà. Il dipinto, la cui paternità a Simone Martini è stata messa in dubbio alla fine degli anni’70 del secolo scorso ma ribadita con forza negli anni successivi, rappresenta la presa dei castelli di Sassoforte e Montemassi da parte di questo celebre condottiero assoldato dai senesi.

Insieme alla Maestà, l’altro capolavoro dell’attività artistica di Simone è indubbiamente l’Annunciazione, oggi agli Uffizi di Firenze ma realizzata per il Duomo di Siena. L’opera, realizzata nel 1333 con la collaborazione del cognato Lippo Memmi, rappresenta il dipinto più vicino alle eleganze del gotico transalpino, elemento che Simone guardò incontestabilmente durante la sua prestigiosa carriera.

Maestà_di_simone_martini,_siena_palazzo_pubblico_1315-1321

La Maestà-Palazzo Pubblico di Siena

Simone passò gli ultimi anni presso Avignone in Francia, luogo in cui si trasferì nel 1336 circa. Qui a partire dal 1309 si era spostata momentaneamente la sede papale e Simone fu chiamato per dar prestigio alla nuova residenza del papa. Purtroppo di quest’ultimo periodo resta davvero poco. Proprio qui, ad Avignone, confortato anche da una profonda amicizia con lo scrittore Francesco Petrarca, nel 1344 morì Simone Martini.