La poesia improvvisa: viaggio con David Mitrani tra Cuba e la Toscana
Nessuna muraglia cinese separa la poesia orale da quella scritta, la poesia popolare da quella colta… Una complessità di intrecci che si ritrova anche negli aspetti ideologici dell’imporvvisazione…
La sua stessa permanenza nel mondo attuale rappresenta una controtendenza rispetto ai processi di livellamento culturale. L’oralità così dimostra di resistere non solo alla civiltà della scrittura ma anche a quella dell’immagine.
Antonio Melis
Tratto da “Cuba improvvisa. Antologia del repentinismo cubano”
Ciao David, grazie per aver accettato il nostro invito a parlare di Poesia. In particolar modo che cos’è la poesia orale estemporanea e il repentinismo cubano?
Vorrei iniziare questa intervista ricordando che a Cuba la cosiddetta Espinela è l’unica strofa utlizzata per l’improvvisazione, ovvero i poeti cubani improvvisano solo in Decime. Un fenomeno rurale ereditato dalla Spagna ma che ha avuto un’ampia diffusione soprattutto nella parte occidentale dell’isola fra i contadini cubani.
Una delle varietà più importanti di improvvisazione è rappresentata dalla Controversia, ovvero una sfida poetica che coinvolge generalmente una coppia di poeti. Una vera e propria gara dove il dibattito poetico si muove su più tematiche (sociali, politiche, d’amore) fino al momento finale in cui il pubblico decreta il vincitore. Una cosa importantissima nella poesia orale cubana è l’accompagnamento musicale che marca gli interludi e le pause respiratorie: strumenti a percussione, ma soprattutto il liuto (per la parte melodica), la chitarra e il tres (per la parte aromonica) sono fondamentali per guidare il repentinista. La forza del discorso orale sta nel gesto, nello sguardo, nel timbro della voce, nell’intonazione e nella bellezza del canto, il ritmo dell’ improvvisazione.
Oltre al tipo di rime usate, al numero di immagini poetiche, è essenziale come il poeta dice il messaggio, davanti a chi e in quale contesto, cosa fa per comunicare e che livello di interazione riesce a stabilire con il pubblico. Sinergia ed energia devono essere elementi empatici essenziali per qualsiasi tipologia di poesia improvvisa.
Vi è un luogo preciso dove si esibiscono i poeti?
Negli anni ’50 del XX secolo l’incontro fra popolo e poeti avveniva addirittura negli stadi, nei teatri. Una passione che coinvolgeva fortemente le persone: dai bambini agli adulti.
Oggi vi sono dei poeti professionisti che si esibiscono anche in televisione in vere e proprie performance. Inoltre quando il numero dei poeti coinvolti nel contrasto è superiore a tre si crea una Ronda. Questa forma viene usata come preambolo alle feste, aspettando le controversie, quando i poeti fanno un giro di riscaldamento prima di definire le coppie che improvviseranno. A volte si trovano anche all’inizio di attività pubbliche e servono per cantare temi obbligati, spesso il motivo o pretesto della festa (omaggio al festeggiato, celebrazione di una data storica).
Caffè diverso e Cuba improvvisa sono due documentari da te realizzati (con il supporto della filologa Giuliana della Valle) rispettivamente in Repubblica Dominicana e a Cuba. Volevo sapere se hai trovato delle analogie o delle differenze sul praticare poesia orale nelle due isole.
Sebbene vi sia una vicinanza geografica, ho notato che in Repubblica Dominicana le controversie che abbiamo filmato erano per lo più gare memorizzate tramandate nel corso degli anni. Differentemente a Cuba l’improvvisazione è per lo più un momento autentico puro, non una ripetizione di controversie passate. Elemento comune sono invece le tematiche affrontate che possono essere legate al lavoro, alla denuncia socio-politica o all’amore.
La Toscana e Cuba: due terre lontane ma accomunate dalla tradizione della poesia orale. Vi sono dei punti in comune?
Decima a Cuba, Ottava rima in Toscana: indubbiamente vi sono delle analogie sebbene la rima utilizzata sia differente. Collaboro costantemente con l’Acccademia dell’Ottava Rima. Se posso fare un appunto, in Italia oggi “manca l’oggi”, la correlazione fra poesia orale e attualità. Vi sono similidini nelle tecniche, nelle tematiche affrontate, nell’essere consapevoli di essere detentori di un importantissimo patrimonio culturale non tangibile. Tuttavia in Italia sono rimasti ancorati ad un passato che non coinvolge in maniera profonda la gente di oggi. A Cuba siamo fortemente impegnati affinchè la gente comune sia coinvolta in maniera costante.
Esiste una ricetta per far riavvicinare le persone alla poesia orale improvvisata?
A Cuba lavoriamo soprattutto con i bambini creando dei veri e propri laboratori didattici dove insegnamo la musica, il canto ed in particolare la letteratura orale. Attraverso un pedagogismo ludico vorremmo avvicinare i più piccoli all’ascolto e anche all’esibizione in teatro. Ciò stimola la fantasia, la creatività e alcuni di loro possono convertire il gioco, quando saranno più grandi, in qualcosa di più strutturato. Mia nonna, sin da piccolo, mi ha fatto partecipare al repentinismo contadino cubano occidentale e poi crescendo ho conosciuto grandi maestri, come ALEXIS DIAZ PIMIENTA, che hanno contribuito, oltre alla nascita di un amore profondo per la poesia improvvisa, anche di una consapevolezza di ciò, permettendomi con il tempo di apportare il mio contributo sia come critico sia come amatore.
E allora partiamo per Cuba e attraverso il web-site del poeta e improvvisatore Pimienta, avviciniamoci alla poesia orale, patrimonio unico che unisce i bambini e i nonni.
http://www.diazpimienta.com/
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