Ragù di cinghiale
La ricetta per realizzare il ragù di cinghiale è una ricetta che richiede tempi lunghi per la marinatura della carne e per la sua cottura, perciò lo cucino solo quando ho tempo a disposizione e solo se mi sento in condizioni di armarmi di santa pazienza.
Questa ricetta di ragù di cinghiale è una mia personale interpretazione, a cui sono giunta, pian piano nel tempo, recuperando ciò che avevo imparato da mia madre, ma aggiungendo altri tipi di carne per attenuare il sapore troppo forte e un po’ selvatico (a mio avviso) del cinghiale. L’ultima volta che l’ho cucinato avevo a disposizione 2 Kg di carne di cinghiale a cui ho aggiunto 2 Kg. di carne di maiale: salsicce, macinato e scamerita. Ho acceso il fornello alle 8 di mattina e l’ho spento alle 3 del pomeriggio! Ma ne è valsa la pena, perché il ragù di cinghiale è ottimo con tutti i tipi di pasta, specialmente le tagliatelle all’uovo, e con la polenta.
Ingredienti
2 kg carne di cinghiale tagliata a piccoli pezzi
2 Kg circa di carne di maiale (700 g. di impasto per salsicce, 700 g. di macinato e 700 g. di scamerita tagliata a cubetti)
4 grosse cipolle
2 costole di sedano
2 grosse carote
alcune foglie di alloro
4 spicchi d’aglio
alcune bacche di ginepro
alcuni chicchi di pepe nero
sale, olio, peperoncino
passata di pomodoro
vino rosso
Procedimento
Marinatura della carne di cinghiale: lavare la carne molte volte fino a quando l’acqua rimane chiara; asciugare la carne con dei canovacci e sistemarla in una ciotola capiente. Tagliare la cipolla a piccoli spicchi, il sedano e la carota a tocchetti ed unirli alla carne,con gli spicchi d’aglio, le foglie d’alloro, i chicchi di pepe e le bacche di ginepro. Versare il vino rosso fino a coprire tutti gli ingredienti, mescolare bene, coprire il recipiente con la pellicola trasparente e lasciar riposare in frigo per una notte o più. Scolare la carne dalla marinata, recuperando il vino e gli odori. Lavare di nuovo la carne, asciugarla e passarla da sola, senza odori, in una larga padella, su fuoco vivace, buttando via via l’acqua prodotta.
Cottura: quando la carne non fa più acqua, versare nella padella un po’ di olio e far rosolare, abbassare la fiamma e far cuocere per circa 30 minuti.
Nel frattempo asciugare tutti gli odori recuperati dalla marinata ( tranne alloro e bacche di ginepro) , fare un battuto grossolano e farlo soffriggere con un bicchiere circa di olio, a fuoco lento, in un grosso tegame ( preferibilmente di terracotta) per una mezzora.
Mentre gli odori cuociono, tritare grossolanamente la carne di cinghiale nel mixer, o meglio ancora con la mezzaluna e conservarla in una ciotola.
Versare un po’ di olio nella padella usata per il cinghiale e farvi rosolare la carne di maiale. Una volta rosolata, tritare i pezzi di scamerita come già fatto con la carne di cinghiale.
Aggiungere tutti i tipi di carne nel tegame dove sta cuocendo il battuto, unire nuove bacche di ginepro e foglie di alloro, regolare di sale e peperoncino, mescolare bene e proseguire la cottura per circa mezzora.
Unire il vino recuperato dalla marinata e farlo evaporare; quindi aggiungere la passata di pomodoro ( circa 2 bottiglie da 750), incoperchiare a far sobbollire per alcune ore.
Il ragù è pronto quando l’olio viene a galla
da “I SAPORI DEI RICORDI” Piccolo prontuario di cucina
http://www.isaporideiricordi.com/primi-piatti-tipici-cucina-toscana/ragu-di-cinghiale/
Buon Giorno Signora
sono toscano come Lei, di Cortona Arezzo amo molto la cucina Toscana che mi ricorda la mia giovinezza. E’ da molto tempo che cerco una buona ricetta del ragù di Cinghiale. Ritengo che la Sua pubblicazione sia giusta, poiché in un ristorante di Arezzo che ho mangiato le pappardelle di questo tipo che erano divine. La Cuoca mi accennò che la carne di cinghiale era mista a quella di maiale.
Può confermarmi che la carne macinata da Lei descritta è sempre di maiale?
So di chiederLe tanto ma sarei grato se può inviarmi le ricette toscane quelle vere che sono le migliori.
grazie
Cordiali saluti