A Siena il “San Giovanni Battista” di Caravaggio
“Il San Giovanni Battista di Caravaggio”
Siena, Cripta sotto il Duomo
17 aprile – 18 agosto 2013
Sarà visibile fino al 18 agosto presso la cripta sotto il Duomo di Siena, il San Giovanni Battista dipinto da Caravaggio, eccezionalmente prestato dalla Pinacoteca Capitolina di Roma.
L’opera fu realizzata nel 1602 per volere di Ciriaco Mattei, una delle figure più in vista nella Roma del tempo, e contiene nel soggetto iconografico un chiaro riferimento al nome del figlio del Mattei, Giovanni Battista.
Secondo alcuni studiosi, Caravaggio riprese i nudi affrescati da Michelangelo nella volta della Cappella Sistina, esempio pittorico tra i più fulgidi del Rinascimento italiano.
L’evento è promosso dall’Opera della Metropolitana di Siena ed è organizzato da Opera-Civita Group, già protagonista nell’estate del 2011 della discutibile esposizione del Battesimo di Gesù di Tiziano, ancora presso la cripta del Duomo, anch’esso proveniente dai Musei Capitolini.
Un evento, quest’ultimo, di cui per farsi un’idea basta leggere le sprezzanti parole usate nel suo ultimo libro da Tomaso Montanari, docente di storia dell’arte presso l’Università Federico II di Napoli: “Un’opera del primo giorgionesco Tiziano lascia la sua sede per sprofondarsi in un contesto da archeologia medievale, a «dialogare» con gli affreschi duecenteschi attribuiti a Guido da Siena e compagni: il che ha lo stesso valore culturale di «far dialogare» una lacca giapponese con una lavatrice, o una sequoia con una pizza margherita”.
E se in quell’occasione si parlava di offerta al visitatore “per un itinerario tra arte e fede” quasi come se l’opera fosse un’icona da adorare, anche stavolta il legame tra il dipinto e l’ambiente non sembra perfettamente centrato.
La tela di Caravaggio, infatti, nonostante le forzature degli organizzatori che nel piccolo catalogo sottolineano i legami dell’artista con la città di Siena tramite la figura di Giulio Mancini, archiatra del papa, sembra davvero fuori luogo in rapporto alla cripta. Il sodalizio tra Caravaggio e Siena è esaltato in maniera evidente nei pannelli espositivi quanto nei monitor multimediali che accompagnano l’esposizione. Se a riguardo si fossero voluti proporre dei confronti costruttivi, sarebbe stato più opportuno far dialogare l’opera del Merisi (magari in una sede espositiva diversa rispetto alla cripta) con dipinti di Rutilio Manetti o di Francesco Rustici, i più importanti pittori caravaggeschi senesi.
Nonostante l’indubbio riscontro in fatto di visitatori che l’esposizione sta avendo, si tratta dell’ennesima ‘ostensione’ di una singola opera che filologicamente non ha alcun legame con il luogo che la ospita. Sembra chiaro dunque agli esperti del settore e non solo, che siamo di fronte all’esposizione del ‘feticcio’ da ammirare, secondo una consuetudine che negli ultimi tempi va piuttosto di moda.
Un’ultima nota a margine la merita il costo del biglietto: 8 euro per vedere la cripta e un solo dipinto del Caravaggio! Una cifra che come per l’eccezionale apertura dei sottotetti della Cattedrale senese, ci sembra obiettivamente un po’ troppo esosa.
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Tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 18.30
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Intero: 8 euro per visitare l’esposizione e la cripta
Ridotto: 5 euro per gruppi superiori a 15 persone
Gratuito: nati e/o residenti presso il Comune di Siena; studenti universitari; bambini fino a 11 anni di età
Nell’ambito della mostra sarà possibile usufruire di visite guidate
Ogni venerdì, dal 19 aprile al 31 maggio, dalle ore 19 alle 21.30, si organizzano eventi speciali legati all’opera di Caravaggio dal titolo: “Aperitivi d’arte. Caravaggio”
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